PHALAENOPSIS

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La pianta Phalaenopsis è stata descritta nel 1825 dal botanico olandese C.L. Blume, che stava lavorando presso il Giardino botanico reale di Buitenzorg (ora chiamato Bogor) sull'isola di Java. La leggenda vuole che durante uno dei suoi viaggi abbia visto un assembramento di farfalle fluttuare quasi immobile di fianco a un albero. Queste farfalle si rivelarono essere orchidee, che in seguito chiamò Phalaenopsis amabilis, "amabilis" significa "delizioso".

Il nome Phalaenopsis significa "come una farfalla notturna" e deriva dalle parole greche "Pahalaina" (farfalla notturna) e "opsis" (simile a). Da qui il nome inglese di "Moth Orchid" (orchidea farfalla notturna). In Indonesia la Phalaenopsis amabilis viene chiamata anche "Anggrek Boelan", che significa orchidea della luna. Il nome "Pombo Terbang" viene utilizzato sulle isole Molucche.

Origine
La Phalaenopsis proviene dalla regione tropicale dell'Asia. Per quanto ne sappiamo, i primi ibridi di Phalaenopsis risalgono al 1886 e sono stati prodotti dall'azienda statunitense Veitch & Sons. Il loro obiettivo principale era quello di coltivare dei grandi fiori finemente cesellati.

Temperatura
La Phalaenopsis preferisce una temperatura compresa tra i 20°C e i 22°C. La temperatura minima è di 16°C.

Ambiente
In natura la Phalaenopsis cresce in luoghi ombreggiati. È quindi necessario posizionare la pianta in un luogo in cui possa ricevere luce sufficiente senza essere esposta alla luce diretta del sole. Si consiglia in particolare di non lasciare la pianta esposta alla luce diretta del sole tra aprile e settembre. La Phalaenopsis è inoltre sensibile alle correnti d'aria e non deve essere sistemata vicino a un radiatore.

Annaffiatura
In natura, in un clima tropicale, la Phalaenopsis riceve molta acqua che deve smaltire in breve tempo, e quindi non riceve acqua per diverso tempo. Si consiglia quindi di immergere il vaso nell'acqua per circa 1 minuto ogni 7-10 giorni. Dopo l'immersione, lasciare che la pianta dreni completamente in modo da eliminare l'acqua in eccesso. È meglio utilizzare acqua piovana. L'acqua del rubinetto infatti spesso contiene troppo calcio e minerali. Se non si può accedere a dell'acqua piovana, la soluzione migliore è bollire prima l'acqua del rubinetto. La temperatura ideale per l'acqua è quella ambiente.
Nei mesi invernali, durante i quali è acceso il riscaldamento, è consigliabile nebulizzare regolarmente dell'acqua sulla pianta, per fare in modo che il tasso di umidità non si abbassi troppo. Un'aria troppo secca non è adatta alla pianta.

Concimazione
Con la Phalaenopsis, si devono utilizzare solamente concimi specifici per orchidee, che possono essere acquistati presso centri per il giardinaggio. Da novembre a febbraio si deve concimare la pianta una volta al mese, due volte al mese negli altri mesi. Attenersi alle dosi consigliate dal produttore.

Possibile rifioritura
Sarà possibile godere a lungo di una pianta di Phalaenopsis, sono caratterizzate da una lunga durata. A volte è possibile ottenere una seconda fioritura della pianta, tagliando un ramo che ha terminato la fioritura all'altezza del secondo internodo (contando dal basso). Dopo la potatura si consiglia di sistemare la pianta in un luogo leggermente più freddo. Il raffreddamento stimola la crescita del nuovo ramo. Dopo due mesi circa è possibile spostare la pianta per poter godere nuovamente dei suoi stupendi fiori ancora una volta per lungo tempo.

Altre informazioni
La Phalaenopsis può sviluppare radici aeree fuori dal vaso. Non è un cattivo segno, al contrario, indica che la pianta è in buona salute. È sufficiente lasciare queste radici dove si trovano. Non devono essere tolte o fatte rientrare nel vaso. Questa operazione, infatti, potrebbe danneggiare la pianta.

Vi auguriamo di godere a lungo delle stupende Phalaenopsis!

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